venerdì 6 luglio 2012

YELLOW SUBMARINE

(di George Dunning, 1968)

In una terra fantastica dove si vive a suon di musica immersi nel colore e nell'amore arrivano i cattivissimi Biechi blu, strampalati esseri decisi a cancellare tutti i colori e distruggere ogni forma di musica e di allegria. Avvalendosi del temibile GLOVE, un guanto automatizzato, e delle mele giganti dello strampalato paese (APPLE vi ricorda qualcosa?) immobilizzano tutti i suoi abitanti.

Solo uno di loro riesce a fuggire a bordo di un sottomarino giallo e corre (metaforicamente) a cercare aiuto. Non essendo disponibili eroi come i Vendicatori o la Justice League of America il nostro esule dovrà accontentarsi dei Beatles. Ringo, John, Paul e George saliranno a bordo del sottomarino per porre fine ai soprusi dei Biechi blu.

Iniziano una serie di peripezie e di strani incontri, come quello con Geremia il Nowhere man, caratterizzati dal nonsense e dalla psichedelia, dalla furia pop e dall'allegra cromia dell'animazione di Heinz Hedelmann, decisamente alternativa per i canoni d'animazione del tempo. Un viaggio attraverso i sei mari, paesaggi di sfrenata e incongruente fantasia: un viaggio avanti e indietro nel Mare del tempo, un tuffo nel Mar della scienza, strani incontri nel Mare dei mostri, l'incontro con Geremia nel Mar del niente, un giro nello stravagante Mare delle teste e infine il decisivo Mare dei buchi che permetterà l'approdo a un mare finale, quasi fossimo in un videogioco, il Mare del verde (mi viene in mente The seven seas of Rhye per rimanere in tema musicale).

Il tutto nella più completa mancanza di senso, il cartone animato è però carico di simboli e situazioni che rimandano al mito del quartetto di Liverpool, alcune situazioni sono divertenti e ovviamente la colonna sonora vale da sola la visione del film. C'è la Banda dei cuori solitari del Sergente Pepe e poi ci sono i Beatles, ognuno con la sua personalità e la sua filosofia, ognuno con la sua caratterizzazione grafica e la sua piccola follia. Follia è proprio la parola chiave del film. I nostri eroi trasformano GLOVE in LOVE e fanno cose del genere, come si può resistere?

Certo, se i Beatles proprio non vi piacciono - cosa che potrebbe nascondere problemi ben più gravi - anche il film potrebbe non rivelarsi un'ottima scelta per voi, in caso contrario la pellicola vale almeno una visione. Se siete fan che ve lo dico a fare? Probabilmente l'avrete già visto.

In colonna sonora, oltre all'omonimo brano, pezzi come Eleonor Rigby, All togheter now, When I'm Sixty-Four, Lucy in the sky with diamond, All you need is love e altri ancora.

8 commenti:

  1. I disegni erano fantastici...poi io sono uno di quelli che non impazzisce per i Beatles, ma questo è un Classico

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  2. Strepitoso!!!
    Come accontentarsi dei BEATLES???
    ...in ginocchio a mani giunte per sempre in adorazione!

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  3. Ah è un film. Mentre leggevo pensavo che fosse l'album dei Beatles che, canzone dopo canzone, racconta di Glove e dei Mari. Se adesso da questo vuoi capire che io non sono una fan dei Beatles, ti sbagli! E comunque anche se lo fossi non capirei le parole, quindi potrei far confusione. Questi disegni piacciono anche a me.

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    1. A volte sono poco chiaro, tu butta sempre un occhio alle etichette ;)

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    2. No sono stata poco chiara io! Volevo dire che l'ho capito dopo (ma non l'ho detto, perché l'hai scritto dopo che è un cartone animato con riferimento ai Beatles. vabbe' ;)

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    3. Ecco adesso non ho chiuso la parentesi dopo "detto".

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