lunedì 2 febbraio 2015

ORGOGLIO E PREGIUDIZIO E ZOMBIE

(Pride and prejudice and zombies di Jane Austen e Seth Grahame-Smith, 2009)

Se Orgoglio e pregiudizio e zombie si rivela essere un buon divertissement il merito è da attribuire per il 98% alla Austen e per il rimanente 2% al furbo Seth Grahame Smith. Ma, giusto per chi ancora non lo sapesse, di cosa stiamo parlando?

Il libro in questione è una libera rivisitazione dell'originale Orgoglio e pregiudizio scritto da Jane Austen e pubblicato nel 1813. Considerando che dopo un tot di anni sulle opere letterarie decade il diritto d'autore, Grahame Smith ha colto la palla al balzo per rielaborare in chiave horror il romanzo della Austen mantenendo per gran parte del suo lavoro il testo originale della scrittrice inglese. Rimanendo fedele allo stile di scrittura ottocentesco proprio della Austen, Grahame Smith modifica alcuni passaggi e ne aggiunge di nuovi, riuscendo a inserire la vicenda delle sorelle Bennet in un contesto storico distorto, un contesto nel quale una misteriosa pestilenza che induce i morti a tornare in vita ha colpito l'intero Impero Britannico.

Così le sorelle Bennett diventano delle guerriere addestrate in Cina dai maestri Shaolin al fine di sgominare le orde di innominabili che appestano l'esistenza della ridente Inghilterra. Per il resto la trama del romanzo segue pedissequamente quella di Orgoglio e Pregiudizio, focalizzando quindi l'attenzione sulle due figlie maggiori di Mr. Bennet, Jane con il suo amore per il Signor Bingley ed Elizabeth protagonista di una relazione molto più tormentata con l'altezzoso e qui fine guerriero Mr. Darcy.

In fin dei conti Orgoglio e pregiudizio e zombie risulta un buon libro perché Orgoglio e pregiudizio è un buon libro. Anzi, il mio personale consiglio è quello di leggere la versione della Austen perché quella moderna, a parte qualche situazione divertente in più, non ha particolari cose da dire e da aggiungere al lavoro di una scrittrice già facilmente molto, molto apprezzabile di suo. Il versante horror/zombie è relegato a ruolo di mero contorno, non si ha mai l'impressione di leggere un vero romanzo horror, si è consapevoli durante la lettura di essere caduti di peso nel tranello di Grahame-Smith e della Quirk Production che con una mossa furbetta sono riusciti a sfornare un discreto bestseller.

Intendiamoci, la lettura è piacevole, lo scrittore americano è riuscito a riportare l'irresistibile ironia della Austen anche nelle parti aggiunte che spesso divertono e fanno sorridere. Il punto forte però resta la lettura dei vizi di un certo tipo di società da parte di una scrittrice arguta e al passo con i tempi se non addirittura avanti, insieme alla costruzione di alcuni personaggi memorabili, uno tra tutti il papà delle Bennett. Allora perché darsi la briga di cimentarsi con il risultato di questa operazione furbetta? Non male, ma andiamo pure sull'originale.

Seth Graham Smith

6 commenti:

  1. Non si inventa più nulla? Tutto parodia? ... a volte può essere comunque interessante, se fatta bene (poi, l'operazione commerciale, c'è sempre).

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    1. Qui il risultato non è disprezzabile ma neanche così fondamentale, il lavoro fatto sull'originale non è poi tantissimo, un divertissement volendo anche superfluo...

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  2. Ma allora esiste davvero!
    Pensavo che fosse una leggenda metropolitana...

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    1. No, quale leggenda metropolitana, quelli sono i coccodrilli nelle fogne :)

      Il libro esiste davvero, poi che valga davvero la pena leggerlo è tutta un'altra storia.

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  3. E' un romanzo furbo ma ben scritto, a me è piaciuto. Senza esaltarsi. La versione zombie dell'Iliade sarà molto meglio 8)

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    1. Sicuramente è ben scritto, ma come dicevo il merito è della Austen :)

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