I cari vecchi Almanacchi cambiano pelle, mutano e si trasformano in più moderni, almeno esteticamente, Magazines. Così niente Almanacco della paura 2015, al suo posto l'accattivante Dylan Dog Magazine che fin dal titolo esplicita la presenza di uno dei personaggi di punta di casa Bonelli, presenza fissa tra l'altro anche nella versione precedente. Non tutti i magazines avranno un ospite fisso come capiterà per esempio con Avventura Magazine, ma questa è un'altra storia e magari ne riparleremo più avanti.
Insomma, si da una mano di bianco e si rilancia anche questa formula con rinnovato ardore. Ora non starò a fare paragoni tra vecchio e nuovo anche perché è passata davvero molta acqua sotto i ponti da che lessi il mio ultimo Almanacco e quindi...
Allora, Dylan Dog Magazine si diceva. Graficamente il miscuglio tra fumetti e articoli si presenta bene, i colori scelti per distinguere un argomento dall'altro rendono chiara la lettura o la consultazione (se proprio si vuole usare l'albo anche a questo scopo per avere spunti su letture e visioni), l'impaginazione di foto, disegni, testi, locandine e quant'altro risulta piacevole e l'albo si lascia sfogliare e guardare volentieri.
Deludente la prima parte del Magazine seppur corredata da belle immagini, troppo stringati gli interventi sull'horror al cinema, nei libri, a teatro, in tv e nei videogiochi. Pagine che forniscono buoni spunti ma poco approfonditi, ad esempio nelle poche righe dedicate al cinema (spalmate su due pagine) si accenna a ben quattro film senza dirne poi molto, alcune pagine inoltre danno l'idea di essere del tutto superflue (le prime tre ad esempio).
Gustoso invece l'approfondimento lungo dedicato all'orrore e al fantastico che strisciano tra le cittadine della provincia americana, da Twin Peaks in poi... come recita il primo paragrafo. Excursus questo pieno di spunti e belle immagini che risulta una lettura più appagante grazie anche alle 16 pp. messe a disposizione per trattare l'argomento.
Il piatto principale è la storia scritta da Davide Barzi e illustrata dal bravo Bruno Brindisi (autore anche della bella copertina) dal titolo Nuovo Cinema Wickerford. Nella cittadina dove l'ispettore Bloch si è ritirato per godersi la pensione, non mancano di accadere cose strane e la sospirata pensione si rivelerà molto meno tranquilla del previsto. In questo caso si parla di un film maledetto e di una strana catena di omicidi. Storia tutto sommato piacevole e location che dovrebbe tornare anche nei prossimi Dylan Dog Magazine.
A seguire ancora due bei servizi, uno su Il castello di Otranto di Horace Walpole, romanzo al quale si fa risalire la nascita del filone gotico e uno che è una sorta di manualetto divertente per sopravvivere all'interno di uno scenario slasher.
Chiude la breve storia, decisamente ben riuscita, in bianco e rosso e nero di Gualdoni e De Tommaso. Se ci sarà occasione magari ci ritroveremo qui a scambiare due parole anche su Avventura Magazine.
La nuova formula dell'almanacco non mi è piaciuta, uscendo una volta l'anno il suo forte erano gli articoli approfonditi e l'elenco di film, libri, videogiochi, ecc, accennare alle novità con il web che è pieno di news che senso ha?
RispondiEliminaLa storia del bancomat che avrei potuto trovare carina, l'ho trovata fastidiosa per colpa dell'atteggiamento di Dylan. Sappiamo che non prende nulla se non gli è dovuto (e a volte manco così), i soldi trovati mi sarei aspetto che li donasse ad un canile invece di farsi pestare a sangue pur di restituirli
Sulla sezione "news" sono d'accordo con te, avrei preferito un altro approfondimento lungo a quei brevi accenni buttati qua e là, a breve cercherò di leggere il Magazine dedicato all'avventura per vedere che aria tira da quelle parti.
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