giovedì 31 dicembre 2020

FIRMA AWARDS 2020 - FILM CLASSICI E LIBRI

Pronti per l'appuntamento annuale con gli Awards più sghembi della blogosfera? Partiamo con due notizie, volete prima la buona o la cattiva? Ok partiamo dalla cattiva: quest'anno la categoria principale, quella dedicata ai Film che io ho visto quest'anno, partoriti dal 2000 in avanti, si allargherà di cinque posizioni andandone a comprendere venti in totale, quindi dovrete avere un minimo di pazienza in più! La buona notizia (per voi) è che per scarsità di visioni la categoria Animazione finirà insieme a quella dei film, quella sui Serial TV si ridurrà a qualche segnalazione sparsa per lo stesso motivo di prima, onde per cui vi risparmierete addirittura un intero post!

Chi conosce il blog già sa, come lascia presagire anche l'immagine qui a fianco, che da queste parti si è spesso orientati al passato, girati al contrario, voltati di schiena, insomma, figuratevi un po' la situazione con l'immagine che vi è più congeniale, indi per cui i Firma Awards presenteranno il meglio di ciò che ho visto, letto, detto, fatto, baciato, lettera e testamento in questo 2020, roba che magari è stata prodotta il secolo scorso, qui non ci si formalizza e si prende il buono da ogni dove. Non il meglio del 2020 ma il meglio di tutto ciò che è passato su queste pagine virtuali (ma anche no) in quest'annus horribilis.

Partiamo con le segnalazioni sparse, varie ed eventuali, alle quali si accennava sopra. Questione Serial tv, a differenza di molti devo ammettere di non essermi stracciato le vesti per la prima stagione di The Mandalorian, un buon prodotto che si guarda volentieri, una creatura tenera che ispira simpatia ma (OMG!) non così interessante, dai suvvia! Invece quest'anno mi sento di consigliare, per chi non le avesse ancora viste, le sei stagioni di Downton Abbey (il film è superfluo), bellissimo period drama con un'ottima ricostruzione, un bel cast, dinamiche e personaggi sempre ben scritti. Altra segnalazione per l'interessante serie fantascientifica Tales from the loop da molti criticata per il ritmo non troppo elevato, vero, però dietro i ritmi più pacati si nascondono riflessioni su temi importanti, a mio avviso da recuperare.

Quest'anno ho anche colmato un buco in campo fumettistico che pesava, finalmente sono riuscito a leggere L'Eternauta di Héctor German Oesterheld e Francisco Solano Lopez, fatevi questo regalo, non solo per la bella storia di fantascienza in sé, ma anche per le implicazioni politiche che l'opera ebbe in relazione alla dittatura in Argentina e sulla sorte, purtroppo nefasta, della famiglia di Oesterheld e dello stesso autore.

Passiamo ora alle categorie vere e proprie, due classici podi con tre posizioni ciascuna, vale sempre la stessa regola: non quanto prodotto nel 2020 ma ciò che mi è passato tra le mani nel 2020, fosse anche un osso di dinosauro del mesozoico. Andiamo alla categoria FILM CLASSICI, qui prenderò in considerazione solo film usciti prima del 2000 e che ovviamente ho visto quest'anno per la prima volta (o quasi), scelta non semplice in quanto effettuata comunque su un numero di un venticinque titoli totali. E ora potrei dire "il bello della diretta, amici!" in quanto sto compilando le classifiche mentre inizio a buttare giù questo post e magicamente il podio si allarga a cinque posizioni, perché un paio di esclusioni mi sarebbero state proprio sul gozzo! Ovviamente la scelta va ponderata sul gusto personale, sulla differenza di epoche di provenienza dei vari film, ora non fate che prendete le posizioni proprio per oro colato...

Quinto classificato
Vivere e morire a Los Angeles di William Friedkin  (1985)
Dopo aver siglato film come Il braccio violento della legge Friedkin negli anni 80 torna al noir metropolitano abbattendo le barriere tra legge e crimine. Da riscoprire!



Quarto classificato:
La morte corre sul fiume di Charles Laughton  (1955)
Grande prova di un Robert Mitchum pericoloso e sopra le righe, luci e ombre, immagini d'impatto che guardano alla corrente espressionista, film particolare e sghembo come il suo protagonista. Da vedere.



Terzo classificato:
Gatto nero, gatto bianco di Emir Kusturica  (1998)
Divertentissima commedia gitana, tra tradizione, piccola criminalità e tanto tanto festoso caos, un Kusturica finalmente gioioso e trascinante.



Secondo classificato:
Duel di Steven Spielberg  (1971)
Esordio folgorante con un film realizzato per la televisione e girato davvero con quattro soldi, si vede già il genio di Spielberg e la sua capacità di andare a segno ben prima delle grandi produzioni hollywoodiane. Un must.



Primo classificato:
Stalker di Andrej Tarkovskij  (1979)
Film mastodontico che rimane a sedimentare per giorni, da affrontare con cautela e giusta predisposizione d'animo, non semplice ma ripaga di tutto, nonostante gli ottimi rappresentanti di questo podio, Stalker è una cosa semplicemente diversa.



Devo dire che con il Cinema classico quest'anno è andata molto bene, ho visto delle bellissime pellicole (roba di quando ancora non c'era il digitale), sono rimasti fuori da questa classifica alcuni film molto meritevoli, chissà che il prossimo anno non si possa allargare questa categoria a qualche posizione in più.



Passiamo ora alla categoria LIBRI, poco più di una quindicina di libri letti quest'anno tra cui scegliere. Devo dire che a questo giro mi è mancato il capolavoro, il grande libro, quell'opera mastodontica per contenuti capace di farti innamorare di un'autore, di una prosa o semplicemente di una storia. Ho letto dei buoni libri, alcuni molto belli, altri di semplice intrattenimento, è mancata però l'opera per cui ti cade la mascella, non so se mi spiego... andiamo a vedere!

Terzo classificato:
Verdi colline d'Africa di Ernest Hemingway  (1935)
Non pensavo che i resoconti delle battute di caccia dell'autore, le descrizioni dei paesaggi e della fauna del Continente Nero potessero essere una lettura avvincente, invece mi hanno fatto ottima compagnia nelle ore passate sul balcone durante il primo lockdown. Sottovalutato!



Secondo classificato:
Paris trance di Geoff Dyer  (1998)
Libro particolare questo di Dyer, storia d'amore, di cambiamento, di crescita, della ricerca di una vita diversa, di luoghi diversi, di persone diverse... e di insoddisfazione! Perché le cose in fondo non puoi viverle per sempre!



Primo classificato:
Cattedrale di Raymond Carver  (1983)
L'autore è considerato uno dei (il?) massimi esponenti del racconto breve, nelle storie di vita quotidiana di Carver, apparentemente ordinarie, c'è sempre un momento, un evento, un catalizzatore per cui le cose cambiano, spesso e purtroppo non per il meglio. Da conservare.




Per ora è tutto, nei prossimi giorni la classifica dei venti migliori film post 2000 visti in questo 2020, la compilazione sarà una piacevole faticaccia! A presto e buon anno a tutti!.

6 commenti:

  1. Grande cinema classico, Duel soprattutto secondo me ;)

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    1. Ciao Pietro, auguri di buon anno! Cinque approcci al Cinema molto differenti, tutti ottimi, concordo con Duel, grandissimo film!

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  2. Tanti auguri e buon anno.
    Mi trovi d'accordo su tutto eccetto Mandalorian, divertente ed avventuroso.

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    1. Ciao Enri, auguri anche a te, Mandalorian non è male, noi ci siamo divertiti a guardare la prima serie (la seconda ancora mi manca), trovo semplicemente sia stato esaltato un po' da tutti oltre il suo reale valore, rimane comunque un buon prodotto.

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  3. Carver da scoprire, bene!
    Quanto ai film, Duel strafosferico e ho voglia di rivederlo, idem quello di Friedkin che ho in dvd... saranno le prossime visioni^^
    BUON 2021

    Moz-

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    1. Ciao Moz buon 2021 anche a te, Duel e Vivere e morire a LA due grandi film, Carver assolutamente da provare!

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