Devo dire che fortunatamente le cose belle e interessanti non sono mancate, alcune degnissime sono anche rimaste fuori da questa ventina selezionata, scegliere le posizioni non è stato facile, in alcuni casi queste sono pressoché indicative, ad esempio potrebbe non esserci troppa differenza tra il film alla posizione undici e quello al dodici (ne ho scelte due a caso per fare l'esempio), è quasi impossibile stilare una graduatoria oggettiva, quindi tanto gusto personale, una buona dose di valore intrinseco, sicuramente più pancia e cuore che testa, soprattutto molta onestà, senza farsi traviare troppo dal sentire comune (anche se alcune scelte sono assolutamente in linea con questo). L'unico mio consiglio può essere quello di dare una possibilità a tutte le opere di questa lista che ancora vi mancano, sicuramente ne vale la pena. Andiamo a incominciare...
Ventesimo classificato:
L'incredibile storia de L'isola delle rose di Sydney Sibilia (2020)
Film recentissimo, riesce a trovare l'ingresso in classifica grazie a un bel piglio che si discosta con successo da molta commedia nostrana meno efficace e interessante, storia vera addomesticata alle esigenze di narrazione ma l'operazione è fatta con stile e cuore. Il nostro Cinema che vorremmo vedere più spesso.
Diciannovesimo classificato:
Green book di Peter Farrelly (2018)
Un bel film, avrebbe strappato sicuramente qualche posizione in più se non avesse avuto quell'aria da compitino svolto alla perfezione a bella posta per portarsi a casa l'Oscar. Niente di male comunque in tutto ciò, rimane una bella storia con protagonisti una coppia di ottimi attori.
Diciottesimo classificato:
Intervento divino di Elia Suleiman (2002)
Il Cinema di Elia Suleiman meritava una menzione, visto quest'anno anche Il tempo che ci rimane, come una sorta di moderno Jacques Tati il regista si aggira nei suoi film come presenza quasi surreale per raccontarci tra il serio e il faceto la questione israelo-palestinese. Cinema doveroso, per approfondire un discorso.
Diciassettesimo classificato:
1917 di Sam Mendes (2019)
Capolavoro di tecnica, indubbiamente il film spinge più su questo versante che non su quello di una sceneggiatura molto elementare, l'esperienza però è realmente immersiva e si respira la giusta tensione per l'intera durata del film. Riuscito.
Sedicesimo classificato:
I fratelli Sisters di Jacques Audiard (2018)
Fortunatamente di tanto in tanto si trovano registi interessati a rinverdire il western con un approccio moderno e di qualità, questa volta tocca a Jacques Audiard, ormai una garanzia, che sigla uno dei film del genere più interessanti degli ultimi anni.
Quindicesimo classificato:
La rivincita delle sfigate di Olivia Wilde (2019)
Ottimo esordio nella commedia giovanile quello di Olivia Wilde, due belle protagoniste ad affrontare una fase di passaggio fondamentale per la loro crescita, tanto divertimento e diversi momenti emotivi, niente, niente male...
Quattordicesimo classificato:
Ex libris: The New York Public Library di Frederick Wiseman (2017)
I mesi del lockdown hanno portato tante brutture ma anche qualche buona opportunità come quella di recuperare opere altrimenti difficilmente fruibili in modo gratuito, è il caso del bellissimo documentario di Wiseman, un'istituzione nel campo non fiction, che qui illustra come funziona il sistema di biblioteche pubbliche di una metropoli come New York, un mondo nel mondo...
Piccole donne di Greta Gerwig (2019)
Bellissima trasposizione dei romanzi della Alcott dedicati alle sorelle March, cast e visione tutta al femminile con interpreti splendide una più brava dell'altra, un gruppo di attrici battute solo da quello che dà vita a La Favorita.
Dodicesimo classificato:
Jojo Rabbit di Taika Waititi (2019)
L'idiozia dell'ideologia nazista messa alla berlina da un ottimo Taika Waititi, anche nell'ottica "da attore" nei panni di un Hitler demenziale, una bella storia di amicizia e di scoperta dell'altro.
Undicesimo classificato:
Midsommar - Il villaggio dei dannati di Ari Aster (2019)
Film straniante, a tratti disturbante, un horror che rientra nel filone dell'horror folk che resterà a sedimentare per un bel po'. Un'ottima Florence Pugh che tra questo film e Piccole donne quest'anno è entrata di diritto tra le mie attrici favorite. Uno di quei film che banalmente si possono additare come "non per tutti!".
Decimo classificato:
Sorry we missed you di Ken Loach (2019)
Con Ken Loach subentra il cuore, se avessi ascoltato solo quello probabilmente i suoi due film visti quest'anno sarebbero al primo e al secondo posto di questa classifica. Cinema di parte (quella giusta, senza se e senza ma), militante, arrabbiato, che sicuramente guarda alle estreme conseguenze negative della nostra società del capitale, ma un cinema altamente morale, contestato probabilmente solo da chi ha sempre avuto il culo troppo al caldo. In più un ottimo film.
Nono classificato:
Locke di Steven Knight (2013)
Opera di genio e di scrittura: una sola location, un unico attore (grandissimo), una serie di interlocutori a telefono che non si vedono mai. Solo dialoghi. Spettacolo!
Ottavo classificato:
Il processo ai Chicago 7 di Aaron Sorkin (2020)
Altro film di grande scrittura, si torna agli anni della contestazione, delle proteste contro la guerra in Vietnam, ricostruzione coinvolgente di un fatto storico, un magistrale Baron Cohen sugli scudi!
Settimo classificato:
Palm Springs - vivi come se non ci fosse un domani di Max Barbakow (2020)
Uno degli esordi più brillanti degli ultimi anni per una commedia che, nonostante ricicli una struttura abusata, trova nuove cose da dire lasciando anche sottotesti interessanti su più versanti. E poi molto, molto divertente. Sorpresa!
Sesto classificato:
Tokyo family di Yoji Yamada (2013)
Yamada rifà Ozu e crea un omaggio sentito, sentimentale, un racconto familiare, generazionale tenero e delicato. Da godere con tutta la calma del mondo insieme agli altri film di Yamada, ancora presenti su Raiplay, approfittatene!
Quinto classificato:
La favorita di Yorgos Lanthimos (2018)
Uno dei cast femminili più in palla e indovinato degli ultimi anni, grande regia, un genere rivitalizzato e adattato al gusto moderno e, last but not least, una narrazione godibilissima. Chapeaux!
Quarto classificato:
Io, Daniel Blake di Ken Loach (2016)
Vedere commento a Sorry We missed you, unico regista a guadagnarsi due posizioni in classifica, Ken Loach lo si ama, altro film grandissimo!
In the mood for love di Wong Kar-wai (2000)
Magnifico melò che vive di un amore trattenuto, impossibile, che cresce momento dopo momento, emozione pura in una cornice estetica fatta di immagini e colori incantevoli, storie alle quali forse non siamo più abituati. Da non perdere.
Secondo classificato:
The irishman di Martin Scorsese (2019)
Tradizione e modernità (per tecnica) a braccetto per raccontare il crepuscolo del gangster movie e dell'epica scorsesiana, nostalgico, malinconico, una corsa che sembra lanciata verso l'epilogo imminente di tutto un modo di fare Cinema (vedi la vicenda Netflix). Testamento.
Primo classificato:
Parasite di Bong Joon-ho (2019)
Il film che ha cambiato anche le regole dell'Academy, una sintesi tra il gusto orientale e quello occidentale, un film fruibile da tutti e quindi grande successo (meritatissimo), Bong Joon-ho ritorna ai suoi temi, quelli legati alle classi sociali, che qui porta avanti in maniera intelligente, in perfetto equilibrio tra forma e sostanza, semplicemente un film bellissimo!
bella lista davvero
RispondiEliminaSi, concordo 😂 quest'anno ho visto parecchia bella roba, benvenuto da queste parti e buon anno!
EliminaGiù il cappello al primo posto ;)
RispondiEliminaComunque sono queste le classifiche che mi piacciono, perché posso dire di averne visti 12 di questi venti, ben 8 quest'anno, dagli altri 1 o 2 :D
Provo a indovinare cosa ti manca, allora direi: Intervento divino, Tokyo family, Ex Lubris, L'isola delle rose, In the mood for love, Io Daniel Blake, Sorry we missed you e Midsommar. Quanti ne ho indovinati?
EliminaSolo 3 :D
EliminaTe li dico, Intervento (ho comunque un dubbio se visto o meno), L'isola, 1917, Ex libris, Il processo, Palm springs, Irishman e Piccole donne (quest'ultimo vedrò oggi). Comunque a parte Ex libris vedrò tutti ;)
😂 ho ciccato quasi tutto 😂 Ex libris a me è piaciuto molto, allora hai visto anche Tokyo family e In the mood for love, grande. Io quest'anno ho iniziato con il recupero di Cosmopolis!
EliminaBella lista,c'è l'imbarazzo della scelta come film da non perdere.
RispondiEliminaCome mio suggerimento direi The Hunt.
Film con una delle mie attrici preferite Hilary Swank
Mi segno il suggerimento, The hunt mi manca.
Elimina