mercoledì 2 gennaio 2019

FIRMA AWARDS 2018

Elogio alla lentezza (quasi al ritardo, perfino). Chi mi conosce lo sa, questi Awards non hanno nessun senso! Nei primi giorni dell'anno si fa un bilancio su quello che di bello ci ha fornito sotto tanti punti di vista l'anno appena trascorso, il 2018 in questo caso. Ma perché fermarci lì? Perché non celebrare quello che di meraviglioso ci ha dato il 1998 ad esempio? O semplicemente il 2017, o ancora il 1962? Vogliamo discriminare il 1984 oppure prendercela con il 2002 o ancora fare un torto al 1975 (che è pure il mio anno di nascita)? No di certo! qui non si vuol far torto a nessuno, nessuna discriminazione di nessuno tipo, gli anni son tutti belli, certo forse qualcuno più di altri ma tutti offrono qualcosa da ammirare e così...

Questo giusto per dirvi che come al solito non sono proprio sul pezzo, i Firma Awards segnalano ciò che a me è capitato di vedere o leggere di bello durante il 2018, l'anno d'uscita per me non conta, le visioni, le letture, quando arrivano arrivano, un po' come il Natale. L'importante è la qualità che come al solito non manca. Quest'anno abolirò il post dedicato al fumetto che finirà qui dentro insieme a tutto il resto. Gli anni passati almeno con questa categoria riuscivo a tenermi al passo, ora anche con le letture a fumetti sono sempre in forte ritardo, sfasato anche di un anno su alcune serie uscite nelle edicole e quindi non avrebbe più senso per me dedicare più spazio alle nuvole parlanti che non al resto, tutto verrà trattato nella stessa maniera.

Oltre al fumetto avremo quindi le solite categorie: libri, serie tv, Cinema, film d'animazioneclassici. Come l'anno scorso dividerò in tre la categoria dedicata ai film: la sottocategoria  film d'animazione non necessita spiegazioni, classici comprende qualsiasi film uscito nel secolo scorso (fino al 1999 quindi), Cinema si occuperà dei film dal 2000 in avanti. Senza ulteriori indugi andrei ad incominciare.

Partiamo proprio dai FILM D'ANIMAZIONE: quest'anno, complice la crescita fuori controllo di mia figlia che ha spostato i suoi interessi su film, libri e telefilm per ragazzi trascurando un pochino di più i film d'animazione (anche perché alcuni cataloghi li abbiamo quasi esauriti, quello dello Studio Ghibli ad esempio), la scelta è stata effettuata tra meno di una decina di titoli. Per la prima volta il podio è tutto Pixar.

Terzo classificato:
Cars 3 di Brian Fee
Visto con un discreto ritardo il film di Brian Fee non si rivela nulla di eccezionale pur avendo almeno un paio di grossi meriti: dopo un secondo episodio pasticciato il terzo capitolo torna a guardare ai bambini, risulta godibile e piazza una sorpresa sul finale non da poco. Visti i pochi titoli visionati Cars 3 riesce comunque a strappare il gradino più basso del podio.

Secondo classificato:
Gli Incredibili 2 di Brad Bird
Il più bel film di supereroi del 2018. Torna la famiglia Parr dopo un attesa per il pubblico fin troppo lunga, all'aspetto eroico si mescolano temi familiari e di vita quotidiana in perfetto stile Pixar. Una gioia per gli occhi, ottimo per l'aspetto tecnico. Brad Bird una garanzia.

Primo classificato:
Coco di Lee Unkrich e Adrian Molina
Una fantasmagoria di colori, una fiaba per tutti capace di commuovere fino alle lacrime, uno dei migliori esiti Pixar degli ultimi anni. W el dia de los muertos.

        



Archiviati i "cartoni animati" passiamo alle SERIE TV delle quali nel complesso sono riuscito a visionare più di una quindicina di stagioni suddivise su poco meno di una decina di titoli. Sono state diverse le delusioni, purtroppo da attribuire ad alcune tra le mie serie preferite tra le quali Doctor Who e The Walking Dead. Non sono mancate comunque le cose interessanti nemmeno sul piccolo schermo.

Terzo classificato:
Il trono di spade (stagioni da 3 a 7) di George Martin, David Benioff e D. B. Weiss
Nonostante non sia la mia serie e nonostante continui a pensare che sia una delle serie più sopravvalutate di questi anni, avendone viste sette stagioni in pochissimo tempo è naturale che debba sottolinearne anche gli aspetti positivi. Tra i vari momenti di stanca, GoT offre delle sottotrame appassionanti, conta su alcuni personaggi ben sviluppati e ottimi momenti, anche se spesso cade in una scrittura approssimativa e sbrigativa. Nel complesso una buona soap opera.

Secondo classificato:
Black Mirror (stagione 4) di Charlie Brooker
Da anni la serie da seguire, Black Mirror sta cambiando, era inevitabile, con l'aumento del numero delle puntate la qualità non poteva rimanere ai livelli altissimi degli esordi ma siamo comunque ben al di sopra della media della serialità televisiva. Qualche intoppo, un po' di autoreferenzialità, ottimi spunti e uno sguardo sempre rivolto al futuro. Da poco anche interattiva. Un must.

Primo classificato:
Il miracolo di Niccolò Ammaniti
Con questa scelta ho voluto premiare le produzioni nostrane di valore e dare una spinta alla novità, nel nostro panorama serie come questa sono preziose. Ottimi spunti, indovinati i protagonisti principali e tematiche di grande fascino. Una bellissima sorpresa.

        



Passiamo ora alle letture partendo proprio dalla categoria FUMETTI, giusto qualche consiglio di lettura senza pretesa di segnalare capolavori o masterpieces. Un unico calderone: ristampe, cose nuove, serie regolari o volumi dai quali tirare fuori tre soli suggerimenti, un podio difficilissimo da compilare. Proviamoci. Tralascio alcune cose validissime già segnalate l'anno scorso come l'iniziativa Super Eroi Classic o le ristampe dei Grandi Maestri a opera dell'Editoriale Cosmo che continua a proporre ottimo materiale in economica. Concentriamoci su cose non segnalate l'anno scorso.

Terzo classificato:
Cybersix di Carlos Trillo e Carlos Meglia
La ristampa a opera della Cosmo del fumetto sudamericano Cybersix regale parecchie soddisfazioni a chi non ha avuto modo di leggere in precedenza le avventure di questo essere artificiale rinchiuso nel corpo di una splendida donna, cacciato dal suo stesso creatore e da versioni meno autonome di lei venute fuori da esperimenti simili a quello che l'hanno portata in vita.

Secondo classificato:
Sprayliz di Luca Enoch
Altra ristampa, ancora Cosmo. Partito con diffidenza nella lettura delle avventure della bella graffitara Elizabeth, mi ci sono ritrovato invischiato con molto piacere tra avventure sentimental/sessuali, sgarbi al potere costituito, apertura mentale e azione canonica. Niente male la piccola Liz.

Primo classificato:
Deadwood Dick di Joe R. Lansdale, Michele Masiero e Corrado Mastantuono
La Bonelli tenta una nuova strada verso il rinnovamento rilanciando il marchio Audace di cui Deadwood Dick è la prima uscita, seguita a ruota da Cani sciolti e Mister No Revolution. L'intento è lodevole i risultati ottenuti dall'adattamento delle storie di Lansdale al momento anche. Una bella ventata d'aria fresca che ci catapulta in un western un po' più moderno di quello di Aquila della notte.




Torniamo al Cinema con la categoria CLASSICI nella quale inseriamo qualsiasi cosa uscita prima del 2000, durante il secolo breve. Tre classici nelle posizioni del podio unicamente seguendo il mio gusto personale, qualcuno potrebbe non essere d'accordo con le mie scelte che già sono state difficili, fuori dal podio rimangono infatti altri grandi film che una menzione l'avrebbero pure meritata. Andiamo a vedere.

Terzo classificato:
Il gattopardo di Luchino Visconti
Spaccato di un'Italia che non c'è più portata sullo schermo con sfarzo e attenzione da Visconti nel 1963. La caduta della nobiltà per una sempre più diffusa borghesia, l'unità d'Italia, la Sicilia del Conte Fabrizio di Salina, un personaggio destinato a rimanere per sempre.

Secondo classificato:
L'anno scorso Aldrich era rimasto fuori dal podio per un pelo con il suo Che fine ha fatto Baby Jane? sempre con Bette Davis, anche qui protagonista. Era doveroso inserire questo film che ricalca un po' lo schema del suo predecessore, grande thrilling e interpreti in gran spolvero. Un tipo di Cinema tutto da riscoprire. Anno 1964.

Primo classificato:
Uno di quei film da vedere, più moderno degli altri due in tutti i sensi, siamo nel 1981, temi crudi ma dei quali è sempre necessario parlare, all'epoca forse ancor più di oggi in quanto la piaga dell'eroina mieteva vittime in quantità industriali. Generazionale e purtroppo anche trasversale.

        



Passiamo ora a qualche consiglio sui LIBRI, una buona lettura fa sempre piacere e bene al cuore e alla mente. Anche quest'anno mi sono attestato su una media di circa un libro letto al mese, media falsata dal mastodontico Perfidia di Ellroy che mi ha impegnato per almeno quattro mesi.

Terzo classificato:
Pesca alla trota in America di Richard Brautigan
Finito di leggere da poco, Pesca alla trota si rivela un libro di difficile catalogazione ma che vive di un'ironia surreale e indecifrabile, tutti brevi racconti che vanno dal poco comprensibile all'esilarante con un piglio divertente ma con una nota amarognola di fondo. Un autore da rivalutare Brautigan e sicuramente da approfondire.

Secondo classificato:
Goodbye, Columbus di Philip Roth
Esordio del grandissimo Philip Roth che già contiene le caratteristiche di una scrittura d'eccezione. Vari racconti dove è centrale l'origine ebraica dello scrittore capace di mescolare idee geniali, temi intimi con ironia e grande divertimento. Imperdibile.

Primo classificato:
Perfidia di James Ellroy
Non è stato facile ma ne è valsa la pena. Quando esce uno dei libri monstre di Ellroy, nell'anno in cui riesco a leggerlo ovviamente, quasi sempre un posto sul podio è già prenotato, l'autore torna ai suoi personaggi con quella che è la prima parte di una nuova quadrilogia ambientata a Los Angeles. Non tutti possono amare Ellroy, ma per chi lo ama questo libro sarà una vera goduria.

        



Chiudiamo con la categoria CINEMA, con i film usciti dopo il 2000, nel nostro secolo. Una scelta difficile effettuata tra più di una settantina di alternative, cose molto valide sono rimaste fuori dai classici tre posti, vediamo invece cosa ci è rientrato.

Terzo classificato:
Manchester by the sea di Kenneth Lonergan
Film intimo e doloroso recitato in sottrazione da un grande Casey Affleck. La vita va avanti oltre il dolore ma a volte lascia dei segni che sono indelebili, difficili da cancellare. Bellissimo, uno dei migliori film visti quest'anno (altrimenti non sarebbe qui ovviamente).

Secondo classificato:
La grande bellezza di Paolo Sorrentino
Capolavoro del Cinema italiano, spesso anche discusso, a volte non capito. Jep Gambardella rimane uno dei personaggi migliori e meglio scritti del Cinema recente, non solo nostrano. Un Toni Servillo immenso, da conservare con gelosia.

Primo classificato:
I love Radio Rock di Richard Curtis
Signori, la musica! Se la musica ha avuto un qualche significato per voi, se ancora ce l'ha ed è importante I love Radio Rock non si può non amare. Io l'ho amato in maniera incondizionata. Primo posto di cuore e di pancia.

        

4 commenti:

  1. Parlando dei fumetti, d'accordissimo sulle tue scelte.. Deadwood Dick e Sprayliz presi e letti con piacere! e avrei preso pure Cybersix ma mi sembra volessero 6-7 euro per albo, e ho declinato..

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  2. Coco ok, Il Miracolo personalmente esagerato il primo posto, sul Cinema è sì è no, avrei tolto la Grande Bellezza gli altri no, in ogni caso interessante selezione ;)

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    1. Con Il miracolo ho voluto premiare una serialità nostrana che comunque negli ultimi anni inizia a far vedere delle belle cose, ovvio che nel complessivo non è all'altezza di un Black mirror ma una vittoria premio e d'incoraggiamento per eventuali prossime stagioni gliela ho voluta dare. La grande bellezza a mio avviso è un capolavoro, forse valutato in maniera oggettiva migliore anche di I love Radio Rock, film che però ha toccato molto il mio cuore, e lì sta tutta la differenza.

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