sabato 24 luglio 2021

HELLBOY - IL RICHIAMO DELLE TENEBRE

(Hellboy: Darkness calls di Mike Mignola e Duncan Fegredo, 2007)

Dopo le storie brevi dei precedenti volumi si torna finalmente a una narrazione più corposa e compatta con questo Il richiamo delle tenebre, l'ottavo volume delle avventure del demone buono Hellboy. Con questa uscita Mignola sigla una delle avventure più coinvolgenti del personaggio, in bilico tra passato e proiezioni future andando ad attingere a molto del background di Hellboy che dopo numerose miniserie inizia a essere parecchio corposo e affollato di personaggi con i quali costruire eventi sempre più avvincenti. La grossa novità, tenendo conto che non si tratta questa di una storia breve, è l'affido delle matite a un'altro disegnatore, il creatore di Hellboy cede onere e onore al grandissimo Duncan Fegredo che qui offre una prova eccelsa  riuscendo a non far rimpiangere il tratto di Mignola nemmeno a lettori che come me che lo amano in maniera incondizionata.

La storia si apre in Italia dove Igor Weldon Bromhead lega al suo volere la dea Ecate grazie alla conoscenza del suo vero nome. Intanto in Inghilterra una congrega di streghe mette in moto altri avvenimenti che porteranno Hellboy a confrontarsi con il redivivo cacciatore di streghe Henry Hood, gli sviluppi di queste vicende riporteranno in scena personaggi che abbiamo imparato a conoscere nel corso degli anni: Gruagach il maiale, il vampiro Vladimir Giurescu, il guerriero Koshchei e soprattutto la strega Baba Yaga. Per venir fuori da quello che è a tutti gli effetti un atto di vendetta di Baba Yaga nei confronti del Nostro, Hellboy dovrà affrontare schiere di morti, guerrieri immortali e interagire con una serie di comprimari, spesso prelevati dal folklore russo, che arricchiscono questa storia carica d'azione, di presagi e di tutti gli elementi che ci fanno ammirare i vari racconti che vanno a comporre quell'universo gotico denominato Mignolaverse.

Nonostante Il richiamo delle tenebre presenti moltissimi elementi, la narrazione di Mignola è sempre coesa e avvincente, ciò che lascia a bocca aperta è con quanta personalità Duncan Fegredo raccolga il pesante testimone, pur rimanendo nella scia del creatore di Hellboy donando così continuità alla serie, Fegredo se ne discosta in maniera personale riuscendo a mantenere le stesse atmosfere che i lettori di Hellboy hanno imparato ad apprezzare ma allo stesso tempo tratteggiando una versione del demone e del suo mondo originale e riuscita oltre ogni aspettativa. Guardando il lavoro di Fegredo non si riesce a dire se il disegnatore inglese preferisca disegnare i mostri, i paesaggi, i dettagli degli interni, gli antri bui, i volti, le scene di massa, impossibile capirlo tanto ogni singola tavola è definita e realizzata con attenzione maniacale al più piccolo particolare. Bellissimo volume sotto tutti i punti di vista chiuso da un corposo sketchbook che ancora una volta sottolinea la maestria di questo splendido artista.

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